Novembre 2022 - Reutlingen a Pistoia

 

“Patrick Queisser – Fragments of Joy”   
Luogo: Atrio Palazzo Comunale dal 11.11. al 18.11.2022 

Patrick Queisser (nato 1994), ha frequentato l’Accademia Design+Arte  dekart  a Reutlingen  e successivamente si è laureato in architettura all’Accademia delle Belle Arti di Stoccarda. Grazie all’invito della Fondazione Pistoiese Iorio Vivrelli (artist in residence) ha avuto la possibilità di vivere per 3 settimane nell’ambiente stimolante di Villa Stonorov/Pistoia e di potersi dedicare alla sua arte. E’ nata una serie di lavori astratti su carta e su tela. Delicati frottage e disegni, ma anche gesti energici, la maggior parte in bianco e nero.

“Animalità”
Luogo:  Fondazione Vivarelli – Villa Stonorov 
Mostra lavori dei partecipanti al corso di disegno tenuto da Paolo Tesi a Reutlingen.

 

Mostra fotografica:  “Angoli di Reutlingen “
Luogo: Biblioteca San Giorgio

I partecipanti al corso di fotografia della Volkshochschule Reutlingen espongono per la prima volta una rassegna del loro lavoro. Angoli conosciuti ma anche nascosti e sconosciuti della città di Reutlingen,legata con la città di Pistoia da un patto di amicizia. La mostra offre una prospettiva interessante sulla città ai piedi del Giura Svevo (Schwäbische Alb).

 

10 luglio  -  Grillfest a Bonaria

 Questa volta il Grillfest ha avuto luogo alla Fattoria  Bonaria di Savigni a Spignana. 10 postazioni grill sono state utilizzate da soci e amici per grigliare l'ottima carne Savigni. Una bella passeggiata prima di pranzo e per concludere la lettura di una poesia di Heinrich Heine tradotto dal nostro socio Marcello. 
Una giornata completa, ci rivediamo il prossimo anno !

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11 giugno  -  Sacro Monte di San Vivaldo

Abbiamo passato una giornata indimenticabile. Il posto è molto suggestivo e le opere in terra cotta non smaltata all'interno delle numerose cappelle sono spettacolari.

Il 1° maggio del 1500, a seguito dell'insediamento dei Frati Francescani Minori, si iniziarono a costruire una serie di chiesette e cappelle che riproducevano la topografia e i luoghi santi di Gerusalemme. Da qui il nome "la Gerusalemme di Toscana". Lo scopo era quello di offrire alla popolazione la possibilità di fare un pellegrinaggio senza andare a Gerusalemme ­ che in quel periodo cadde sotto il dominio dei turchi ­ e senza un eccessivo dispendio di denaro. Esiste infatti in una bolla del Papa Leone X (della famiglia dei Medici), il riconoscimento delle cappelle e la concessione di una indulgenza a coloro che vi si sarebbero recati a pregare. 

Dopo una breve visita alla bella chiesa del Convento di San Vivaldo un' ottima pranzo al Podere La Casetta con tanto di  "riposino" sulla terrazza panoramica. Ringraziamo Stefania per la calorosa accoglienza. 

  

 

22 maggio - Trekking Foresta del Teso

Bella escursione in ottima compagnia, come sempre !  Grazie a tutti per la partecipazone .. e alla prossima !

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8-10 aprile - 17.mo Mercato Toscano a Reutlingen

Anche quest'anno alla fine è andata bene. Dopo la pioggia incessante del venerdi e il sabato freddissimo con la neve appena fuori Reutlingen, la bella domenica ci ha fatto tornare il buon umore. Tanta gente, allegria e buoni affari.

Ringraziamo  gli amici delle associazioni  "Amicizia Pistoia-Reutlingen", Volkshochschule e "Deutsch-Italienische Gesellschaft" per la cena offerta sabato sera. Un grazie particolare va a Thomas Becker per l'organizzazione perfetta del mercato.  Molto bello il concerto degli allievi di pianoforte della Scuola di musica. 

Alla prossima !

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Samstag, 2.4. - Leseabend "Giovanni Berchet"

Kommentare von einigen Teilnehmern:

Fritz:  Es war wieder ein memorabler Kulturabend bei und mit Anna-Maria und Marcello. Herzlichen Dank an die Gastgeber und an alle Mitwirkenden!
e  "Fate che il buon angelo porti consiglio, non vi fidate di quello maligno"  G.A. Bürger - traduzione di Marcello Danesi.

Claudia:  Concordo con Fritz. Io personalmente imparo sempre  qualche parola in più in italiano. 

Andrea:   Grazie ad Anna-Maria e Marcello per l'ospitalità. Ho passato una bella serata in ottima compagnia. A presto !

Ilaria:  Grazie ancora per l'ospitalità e complimenti a Marcello per la sua cultura enciclopedica. 

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Samstag, 19.3.  -  Mostra Klimt a Roma

Camminata di 15 km per le vie le piazze di Roma e poi la bellissima mostra di Klimt al  Palazzo Braschi

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Freitag, 25. Februar - Deutsch-Aperitif

Endlich wieder ein normales Zusammensein mit Freunden, online-Treffen sind im Vergleich wirklich nicht attraktiv. 

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Domenica 30 Gennaio – Mostra “Monte Verità”

Questa mostra ci ha fatto conoscere una storia interessantissima e per molti di noi poco conosciuta. 

Nei primi anni  del Novecento ad Ascona (Canton Ticino-Svizzera) nasce la colonia di Mone Verità  fra i boschi e le dolci colline affacciate sul Lago Maggiore.La mostra è dedicata a questo luogo, dove respirare l’utopia vera e sognare un mondo diverso. Ha anticipato in modo profetico temi oggi vitali, fra ecologia dell’abitare ed ecologia dell’anima. I suoi fondatori sono stati pionieri assoluti del vivere bio e dell’eco friendly, della cultura vegetariana e della cura del corpo in senso naturale. Hanno soggiornato al Monte Verità filosofi, artisti, scrittori anche molto famosi come Carl Gustav Jung, James Joyce, Hermann Hesse, Paul Klee e molti altri.  Vedi : https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Verit%C3%A0

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10 dicembre  -  Festa di Natale

Tanta partecipazione alla nostra tradizionale Festa di Natale, arricchita quest'anno dalla lettura del prologo dell'apertura del Christkindlesmarkt di Norimberga. Lidea di condividere questa lirica con soci e amici di Stammtisch nasce da una proposta di Fritz Thiem, dal suo affetto per la natia Franconia, regione alla quale appartiene l'area metropolitana di Norimberga.  L'adattamento in metrica italiana è stato operato da Marcello Danesi. 

Grazie a Caterina e Manfredi per la preparazione della cena e complimenti a Roberto della Tana per le ottime birre. A rivederci nel 2024 !

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3-11 novembre  -  Reutlingen a Pistoia

Il 3 di novembre ha avuto  luogo l'inaugurazione delle due mostre, organizzate dalla Volkshochschule Reutlingen in collaborazione con l'Assessorato alla cultura del Comune di Pistoia: 

- Everything may be different - di Nora Beck. Nel marzo 2023 Nora ha trascorso un mese come artista residente nell'ambiente stimolante di Villa Storonov 
- Viverre e lavorare a Reutlingen - reportage fotografico del Photoclub Reutlingen

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1. ottobre  -  gita all'Acquerino

Abbiamo passato del tempo in piacevole compagnia durante una bella passeggiata in parte su dei bei sentieri, ma anche attraversando il bosco su terreno non proprio agevole. Dopo tanta pioggia una bella giornata di sole ha regalato buon umore e la voglia di camminare all'aria aperta. Dopo aperitivo e pranzo da Massimo Iori che ringraziamo per l'accoglienza. 

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10 giugno - 20 anni di Stammtisch

E così tra incontri istituzionali, lettura di una poesia di Heinrich Heine tradotto in italiano dal nostro socio Marcello Danesi e buon cibo abbiamo festeggiato i primi venti anni dell'associazione Italo Tedesca Stammtisch.
Grazie ai nostri amici di Reutlingen, alle Istituzioni Pistoiesi, alla Fabbrica delle Emozioni che ci ha ospitati, a tutti quelli che hanno accolto il nostro invito a trascorrere un pomeriggio che ci ha fatto sentire tutti meno italiani, meno tedeschi, ma più europei.
Buon anniversario a noi.
Altre foto vedi sulla nostra pagina Facebook
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17 febbraio  -  Cena "Ravioli di Liù"

 Ritrovo conviviale alla "Tavola rotonda" non di Re Artù, bensi di Stammtisch . . .   

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21-23 aprile - 19.mo Mercato Toscano a Reutlingen

Si è svolta la 19.ma edizione del Mercato Toscano a Reutlingen con tempo soleggiato per  3 giorni, tanta gente e buoni affari per tutte le aziende e per l'Osteria Toscana. Certo, avremmo fatto volentieri a meno del violento temporale giusto a chiusura del mercato, giusto per dover caricare tutto il materiale bagnato. Ma pazienza . . . 

Molto apprezzati anche gli eventi culturali collegati "Pistoia a Reutlingen" : La mostra personale "Fiori di pace" della pittrice pistoiese Rossella Baldecchi,  la "Vetrina pistoiese" con  fotografie, depliant e libri  sull'arte e la cultura della nostra città. Inoltre la mostra "Animalità" con lavori dei partecipanti al corso di disegno tenuto da Paolo Tesi a Reutlingen.

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21 gennaio - Alla scoperta di Pescia medioevale

Domenica 21 Gennaio ,nato da un'idea del nostro socio , l'artista e prof Palo Tesi ,abbiamo organizzato il primo incontro culturale del 2018 dedicato alla scoperta di Pescia  medioevale.

Arrivati a Pescia in prima mattinata, dopo aver parcheggiato in piazza Giuseppe Mazzini, piazza simobolo della città, prospiciente al palazzo del Vicario sede del comune e simbolo del potere civile, abbiamo visitato ,alla estremità opposta della piazza , il santuario della madonna di pie' di Piazza.
Questo minuto oratorio dedicato alla Madonna delle Grazie è considerato lo scrigno religioso della città. Progettato nel 1447 dal buggianese Andrea Cavalcanti della bottega del Brunelleschi , custodisce al suo intreno un meraviglioso soffitto a cassettone con stupende effigi policrome di santi , l'affresco rinascimentale della madonna con bambino e la pala dell'altare raffigurante una fedele veduta di Pescia in epoca medioevale.

Usciti dall'oratorio percorriamo la Ruga degli Orlandi. La via prende il nome da una delle famiglie patrizie più importanti di Pescia ed è fiancheggiata da imponenti palazzi medioevali ben conservati.Tra tutti, al numero civico 42 il palazzo Forti. I particolari in bugnato e pietra serena che caratterizzano questi palazzi gli conferiscono un aspetto austero e nobiliare.
Al termine della Ruga si sale sino a piazza degli Obizzi. La piazza è circondata da palazzi istituzionali e religiosi. Si apre di fronte a noi la scalinata a doppia rampa che conduce alla prioria e collegiata di S.Stefano e Nicolao. Di fronte il palazzo Galeotti , in stile barocco, attuale sede della biblioteca e del museo civico Magnani. Sul retro il Palazzo del Podestà sede della Gipsoteca Libero Andreotti.

Scultore, ceramista e illustratore, Libero Andreotti nato a Pescia nel 1875 , come tanti altri artisti dell'epoca , inizia la sua attività artigianale, da giovannissimo, come fabbro tornitore e scopre la sua vocazione artistica “strada facendo”. Significativi per la sua formazione plastica gli anni giovanili trascorsi a Milano e poi a Parigi dove fu folgorato dalla scoperta dell'arte contemporanea proposta in quegli anni da Rodin. Ma, il vero trampolino di lancio di Andreotti scultore è stato l'incontro con il critico d'arte , molto vicino al regime, Ugo Ojetti. Nascerà subito una profonda amicizia e una stima reciproca che contribuirà ad alimentare la fama dell'artista consentendogli di realizzare tutta una serie di opere che lo consacreranno a livello nazionale. Dal 1922 gli verranno affidati capolavori di grandi dimensioni tra i quali il monumento ai caduti di Roncade, i monumenti nella città di Saronno, l'Arco della Vittoria e il Cristo Redentore a Bolzano, il monumento alla madre italiana per la basilica di S.Croce a Firenze. Trascorre i suoi ultimi anni con i figli nella sua casa studio sul lungarno Cellini. Muore nel 1933 e viene sepolto nel cimitero monumentale delle Porte Sante a S.Miniato a Monte dove trovano posto grandi personaggi fiorentini tra i quali altri artisti legati a Pistoia come Atto Vannucci e Carlo Collodi.

Impressionante la quantità di gessi esposti su due piani all'interno dello spaziose sale finemente restaurate. Volti, corpi, animali, figure sacre e influenze orientali,una interminabile che appassiona il visitatore e lo coinvolge un una analisi meticolosa alla scoperta del particolare, dell'espressione, del messaggio trasmesso da Libero tramite le sue opere. Personalmente, trovo il culmine espressivo della sua opera in “Diana e Attone”, e nel busto del suo amico pittore Aldo Carpi.

Lasciamo Piazza degli Obizzi e percorriamo via Cairoli scorgendo la lapide che ricorda la sosta di Francesco santo patrono d'Italia nel 1211 in visita a Pescia.
Si prosegue attraversando il ponte sulla Pescia di Pescia ,che da sempre divide la città in due il centro abitato, raggiungendo l'antico ospedale dei Santi Cosma e Damiano fondato dal Granduca Cosimo III nel 1698 ed ampliato con nuovi edifici da Pietro Leopoldo nel 1775. Sul retro troviamo il Teatro intitolato al musicista Giovanni Pacini catanese di nascita e pesciatino d'adozione.Di fronte, sulla omonima piazza, troviamo la chiesa di S.Francesco. Edificata a partire dal 1241 ampliata e rimaneggiata nel corso dei secoli, conserva al suo interno alcune opere esclusive. Prima fra tutte la cappella Cardini eseguita in epoca rinascimentale -molto probabilmente - da Andrea di Lazzaro Cavalcanti detto il Buggiano, figlio adottivo di Filippo Brunelleschi. Si tratta di un' opera architettonica e pittorica molto complessa e al tempo stesso originale.La cappella fu commissionata “pro anima patris” dai fratelli Antonio e Giovanni Orlandi Cardini. La famiglia Cardini originaria di Colle Val d'Elsa e appartenente alla corporazione degli speziali di Firenze era imparentata con la famiglia Orlandi di Pescia la quale a sua volta aveva interessi in Firenze ed ebbe modo di conoscere direttamente il maestro Brunelleschi. Al di là delle disquisizioni sulla paternità dell'opera , è indiscutibile l'effetto prospettico emanato dalla profondità del piccolo tempio costituito da un doppio colonnato sormontato da una volta a botte e chiuso da una parete sulla quale spicca l'affresco raffigurante i santi protettori dei committenti Giovanni e Antonio, realizzato da Neri di Bicci nel 1458.

Proseguendo all'interno della chiesa, nel transetto sinistro, l'altare della Barba con la tela del martirio di Santa Dorotea santa protettrice di Pescia. Nella cappella maggiore altre opere attribuite a Neri di Bicci raffiguranti storie della vita di Maria. Forse l'unica opera dove è raffigurata una Maria invecchiata e morente al cospetto di Cristo che sorregge in braccio un bambin Gesù , a sua volta, simbolo dell'anima del Cristo. Sul lato destro della navata della chiesa , posta sull'altare Mainardi, si trova la famosa pala cuspidata con l'immagine di San Francesco, realizzata dal lucchese Berlinghieri Bonaventura , appena nove anni dopo la morte del santo, è ritenuto ad oggi il suo ritratto più fedele.

Usciti dalla chiesa, proseguento per l'antica via di S.Francesco in direzione sud, diamo uno sguardo furtivo all'omonimo chiostro e poco dopo troviamo l'oratorio di Sant' Antonio Abate. Attualmente di prorpietà dell'ASL , dobbiamo rivolgerci alla portineria dell'ospedale per richiedere l'apertura del portale d'ingresso ed effettuare la visita.
All'interno dell'oratorio fondato dall'ordine del Tau , di importanza notevole , il gruppo ligneo , una volta policromo, di matrice Tosco Umbra del XIII secolo raffigura la deposizione di Cristo dalla Croce, conosciuta popolarmente come “ I Santi Brutti di Pescia”. Nella leggenda popolare pesciatina si dice che questi santi sono talmente brutti che il paradiso non gli ha accolti e li ha relegati in questo oratorio. Nell'abside un ciclo di affreschi attribuiti a Bicci di Lorenzo raffiguranti le tentazioni dei demoni contro Sant'antonio Abate e sullo sfondo immagini della città di Pescia in epoca Medioevale. Sulla volta divise in quattro vele immagini degli Evangelisti Sulla volta dell'arco ancora santi e angeli rappresentati in un trionfo di colori che collocano lo spettatore al centro di un'opera totale.

Proseguendo a sud , si raggiunge l'imponente cattedrale circondata dagli edifici del Vescovato. L'edificio realizzato in varie fasi, alterna , romanico e gotico. Attualmente la cattedrale è soggetta ad una consistente ristrutturazione che non consente di poterla visitare. Incedendo verso sud , troviamo la casa dove ha soggiornato il poeta Giuseppe Giusti. Ancora più a sud – INASPETTATAMENTE- scorgiamo un palazzo sul quale una lapide ricorda la casa natale dell' imprenditore Fernando Innocenti inventore dell'omonima casa automobilistica, padre della Lambretta , Vespa e Mini, nonchè detentore del brevetto Tubo Innocenti.

A pochi metri raggiungiamo la Porta Fiorentina , sulla quale svetta lo stemma mediceo. Arco di trionfo barocco eretto in onore di Giangastone ultimo Granduca di Toscana di stirpe medicea che ebbe il merito di elevare Pescia a rango di città. Riattraversando il fiume tramite la passerella pedonale Sforzini raggiungiamo di nuovo la parte ovest della città e ci dirigiamo di nuovo in Piazza Mazzini per un ultima visita al Palazzo comunale detto del Vicario. Salendo la scalinata a fianco del palazzo, si raggiunge la terrazza panoramica, sulla quale si trova l'effige del delfino stemma identificativo di Pescia e dalla quale si gode di un'ottima visuale sulla vallata e sulla città.

Abbiamo raggiunto l'orario di pranzo e adesso ci attendono le specialità enogastronomiche 
della Valleriana.
Un grazie sentito, in particolare, alla nostra guida prof. Paolo Tesi e a tutti i partecipanti alla visita che con le loro osservazioni, riflessioni , idee e commenti hanno contribuito ad arricchire e a farci vivere intensamente, questa interessante esperienza culturale in quel di Pescia.

Nicoletta, Biancangela, Andrea, Toni, Luca, Rachele, Nicolò, Cristina , Alberto. 

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27 aprile - Anselm Kiefer con "Angeli Caduti" a Palazzo Strozzi

 La grande mostra a Palazzo Strozzi è dedicato ad Anselm Kiefer, uno dei più grandi maestri dell’arte fra il XX e il XXI secolo. Anselm Kiefer – nato nel 1945 a Donaueschingen in Germania - è celebre per le sue opere di forte impatto che attraverso pittura, scultura e installazione investigano i temi della memoria, del mito, della guerra e dell’esistenza. La mostra "Angeli caduti" presenta a Palazzo Strozzi un percorso attraverso opere storiche e nuove produzioni, in un dialogo originale con l’architettura del Rinascimento. 

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23 marzo - Visita guidata a San Rossore

Marcello Danesi -  Ricordo di San Rossore :

La nostra passeggiata a San Rossore, tra le meraviglie che abbiamo visto e quelle che non abbiamo visto, e che la gentilissima e preparatissima Tiffany, nostra guida, ci ha descritto, tutto questo mi ha fatto riaffiorare alla mente certe emozioni che avevo già colto nelle mie non troppo remote letture di uno dei massimi capolavori, a mio modesto parere, della letteratura italiana, che è la raccolta di liriche tra nostalgia, estetismo, decadentismo, del D'Annunzio: quella raccolta che fa parte delle Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi e che si distingue con il nome di Alcyone.

A parte la già nota Pioggia nel pineto, che tuttavia si riferisce a un contesto versiliese, abbiamo in Alcyone un breve gruppo di liriche attinenti alle plaghe da noi visitate: liriche molto suggestive, assolutamente idonee, grazie alla eccezionale capacità di plasmare il linguaggio e la parola del nostro imaginifico poeta, ad assecondare ancora qualche nostro incantato girovagare, con la fantasia, con lo spirito, con la suggestione, nella natura dei luoghi che già abbiamo percorso. E anche di quelli che, pur non avendo potuto raggiungere, ci sono stati tuttavia efficacemente tratteggiati.
Di questo gruppo di composizioni alcionie vi ho trascritto il primo, I camelli (e infatti, la nostra guida ci aveva accennato alla circostanza della presenza di dromedari in una parte del parco, già tempo addietro, e nuovamente oggi...) e l'ultimo,  Anniversario orfico, che segna la presenza dei nostri eroi, il mitico Gabriel e l'altrettanto mitica Ermione (la Duse, alias  Ghisola) sulla spiaggia del Gombo a rievocare la tragica morte di Percy Bysshe Shelley, avvenuta, proprio al largo della località stessa, circa ottanta anni prima.
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