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 Associazione Pistoiese Italo Tedesca Stammtisch
- APITS-

Via G.Donati 17 51100 Pistoia
Codice fiscale 90034120478

Associazione senza scopo di lucro, costituitasi spontaneamente l'8 Aprile 2003 presso Notaio ed iscritta all'Ufficio del Registro di Pistoia.

 
 
"Per fare grandi cose,
bisogna fare piccole cose con grande amore".
Maria Teresa di Calcutta.

 L'idea di fondare l'associazione Stammtisch nasce da alcune persone che hanno partecipato a vario titolo al progetto LANT (lingue apprese naturalmente in tandem) promosso da Comunità Europea, Regione Toscana, Provincia e Comune di Pistoia.
Dall’ottobre 2002 abbiamo tenuto una serie di incontri in diversi locali di Pistoia, fino alla fondazione ufficiale dell'associazione culturale senza scopo di lucro denominata STAMMTISCH, avvenuta il giorno 08 aprile 2003. L'elemento che accomuna tutti i nostri soci è l'interesse per ciò che riguarda i paesi di lingua e cultura tedesca, compresa l'arte, la storia, le tradizioni popolari ed enogastronomiche regionali. 
Il termine STAMMTISCH non è traducibile in italiano, è' utilizzato in Germania per definire un incontro di amici che, condividendo una passione comune, si ritrovano periodicamente presso un locale, dove hanno sempre un tavolo riservato, sul quale è appunto posta la targhetta : Stammtisch. 
L'associazione è aperta alla partecipazione di tutti coloro che condividono questi interessi, cittadini privati, soggetti istituzionali e imprenditori di qulsiasi nazionalità. 
L'associazione Stammtisch si prefigge come scopo principale quello di favorire la conoscenza di una cultura diversa, attraverso la creazione di relazioni e rapporti di amicizia. Per il raggiungimento di questo obiettivo, vengono promossi scambi linguistico-culturali tra paesi di lingua tedesca ed italiana, manifestazioni ed eventi aperti al pubblico in Italia ed all'estero, nel corso dei quali sono presentati prodotti enogastronomici ed artigianali, attività e tradizioni storiche e culturali delle diverse comunità.
 
REDAZIONALE
 
 Italiani e tedeschi ancor prima che esistessero sulla carta le due nazioni, sono sempre stati legati tra di loro sin dall’antichità.Se diamo uno sguardo al passato sarebbero numerosissimi i punti d’incontro delle due civiltà.Di seguito, mi limito a riportare soltanto alcuni passaggi più significativi che mi hanno colpito e che si inquadrano in un contesto europeo.Partiamo dai romani e dalla Germania.Treviri,”Augusta Treverorum” oppure “Roma Secunda” o ancora la “Roma del Nord” come ribattezzata recentemente, è stata definita la città più vecchia della Germania.  Città natale di S.Ambrogio vescovo e patrono di Milano,a suo tempo una delle città più popolate della provincia romana Belgica è stata distrutta completamente dagli Alemanni.  Al centro degli scambi commerciali di mezza Europa,sede della Prefettura Gallica è stata a lungo il cuore pulsante dell’Impero Romano d’Occidente. Volendo la potremmo definire la prima capitale europea.

Uno dei precursori dell’Europa unita è stato indubbiamente il primo imperatore del Sacro Romano Impero dai tempi di Roma : Carlo Magno.  Nonostante fosse analfabeta e soffrisse di dislessia, alla sua corte di Aquisgrana, per i tedeschi Aachen, vissero i letterati e i filosofi più illuminati dell’epoca. Il Sacro Romano Impero Tedesco è stato un regno nel quale conviveva,a volte in malo modo,una sorta di spartizione dell’Europa tra il potere religioso del Papa romano e quello politico dei principi dell’Europa Centrale.

Federico II° di Svevia,pur essendo nipote del Barbarossa e quindi discendente della casata Hohenstaufen, nacque in Italia dove ha vissuto la maggior parte della sua vita. E’ stato re di Sicilia, ed ha regnato sin dall’età di 14 anni nel nostro meridione promulgando numerose leggi per le quali è stato definito uno dei precursori dello stato moderno. Un personaggio che si è guadagnato l’epiteto “Stupor mundi” per la sua voglia di sapere, ed ancor oggi si disquisisce se definirlo uno dei “tedeschi” più legati all’Italia o degl’italiani più legati alla Germania.  Molti letterati ed artisti come Goethe, Heine,Thomas e Heinrich Mann sono stati ,oserei dire, “ossessionati” per tutta la vita dal fascino dell’arte e della cultura italiana.

La reggenza del nostro benamato Granducato di Toscana, quando Giangastone terzogenito di Cosimo III,ultimo granduca della casata dei Medici,non fu più in grado di assicurare un erede maschio, cadde nella rete della diplomazia europea e per una serie di scambi e ricompense che coinvolgevano Polonia, Prussia,Russia,Francia e impero Austriaco,venne affidata a Francesco Stefano di Lorena, Sacro Romano Imperatore, poiché promesso sposo di Maria Teresa d’Asburgo. Così ebbe inizio l’ultima dinastia di granduchi “austriaci” che governarono egregiamente la Toscana sino all’unificazione nazionale. Sino ad arrivare all’asse Roma-Berlino della II° Guerra mondiale quando i nazionalfascisti con l’olocausto degli ebrei hanno scritto col sangue una delle pagine più ignobili della storia dell’umanità.

Ad oggi si può ben dire che in quel frangente è stato toccato il fondo e tuttora continuano a gravare sulla testa di questi popoli,gravi dubbi, sospetti,clichè e pregiudizi,da parte dell’immaginario collettivo internazionale,che si rinfocolano con i molteplici processi delle procure militari a carico di ex soldati della Wehrmacht o gli scandali alla Guenter Grass.

Il dopoguerra è caratterizzato dalla contrapposizione delle due superpotenze e dagli sviluppi della guerra fredda. Piano piano il cedimento del sistema di pianificazione economico socialista, lo sfascio dell’Unione Sovietica ed il crollo del muro di Berlino che ha portato alla riunificazione della Germania, ha aperto la strada all’unificazione dell’Europa.

Dalla riunificazione in poi si crea una nuova mentalità che raggiungerà il suo culmine con la realizzazione della moneta unica.L’aggressività di nuove realtà emergenti su modello capitalistico, soprattutto in Asia, diffonde una volontà ed una convinzione comune in tutti i governi europei di compattarsi come unico soggetto per affrontare le nuove sfide che si profilano in questo nuovo scenario globale. Cosa vuol dire oggi essere cittadini europei? Soggetti che adottano una moneta unica per poter emergere o comunque meglio trattare nel commercio globale? Soggetti legiferati da un codice stradale o , addirittura come già ipotizzato, Civile comune? Soggetti che si riconoscono in ideologie politiche o religiose comuni? Probabilmente un po’ di tutti questi aspetti possono essere valide argomentazioni,ma non bastano.

Io credo che il raggiungimento di un’Europa comune,sia un processo lungo e comunque con molte limitazioni, ma non può prescindere dal venire dal basso.  Per poter capire le differenze degli altri dobbiamo conoscerli più a fondo.  Conoscersi vuol dire vivere assieme,vivere nelle realtà degl’altri paesi. Soltanto così si ha una percezione più profonda e meno superficiale dei valori e degli stili di vita degl’altri con tutto ciò che comporta: usi,abitudini,costumi,piatti tipici e così via.

Tra i vari scopi che si prefigge la nostra associazione c’è questa voglia di far conoscere e conoscere attraverso i nostri incontri itineranti. Capire gli altri per meglio capire noi stessi. Ogni incontro è a tema, generalmente c’è una componete ludico-ricreativa,ma anche una componente didattica a volte legata semplicemente alla lingua a volte legata alla cultura e all’arte.

Questa attività, fondamentalmente di volontariato,  nasce per trascorrere e far trascorrere agli altri, piacevolmente parte del tempo libero, coinvolgiamo le nostre famiglie i nostri figli perché il futuro dell’Europa è legato soprattutto a loro. Se siete interessati a questo tipo di attività prenotatevi ad uno dei nostri incontri che più vi incuriosisce.

A presto,
Il Presidente
Luca Tuci.